1. Come contestare una multa per eccesso di velocità
Hai ricevuto una multa per eccesso di velocità e vuoi sapere se puoi fare ricorso? In molti casi, è possibile contestarla davanti al giudice di pace, soprattutto quando il verbale presenta vizi formali o l’accertamento è stato effettuato con strumenti non omologati.
Abbiamo seguito numerosi casi di automobilisti che hanno impugnato con successo verbali ritenuti ingiusti. In questo articolo spieghiamo quando è possibile fare ricorso, entro quali termini, quali irregolarità possono essere contestatee quali rimedi alternativi esistono, concludendo con un suggerimento operativo. L’obiettivo è offrire una guida chiara per chi valuta se impugnare una multa senza rischiare errori procedurali.
2. Per fare ricorso non devi pagare la multa
Prima di valutare qualsiasi azione, è fondamentale sapere che non puoi fare ricorso se hai già pagato la multa. Il pagamento, anche in forma ridotta, equivale all’accettazione della sanzione e comporta la rinuncia implicita a qualsiasi contestazione. Questo vale sia per il ricorso al giudice di pace che per quello al prefetto: pagare chiude ogni possibilità di difesa.
Se la sanzione non è ancora stata pagata, puoi invece valutare se ci sono i presupposti per contestarla. In questi casi, è importante agire rapidamente, rispettare i termini e raccogliere le prove a sostegno del tuo ricorso. La presenza di un vizio formale nel verbale o l’utilizzo di un autovelox non omologato, ad esempio, può legittimare l’impugnazione e portare all’annullamento della multa.
3. Entro quando devi impugnare la multa?
I termini per impugnare una multa per eccesso di velocità sono perentori e devono essere rispettati con attenzione.Il ricorso al giudice di pace deve essere presentato entro 30 giorni, che decorrono dalla contestazione immediata oppure dalla notifica del verbale. Oltre questa scadenza, il ricorso è dichiarato inammissibile, anche se fondato.
Appena ricevuto il verbale, è fondamentale verificare con precisione la data di notificazione. I giorni iniziano a decorrere da quel momento e non sono prorogabili. Una valutazione tempestiva è quindi essenziale per non perdere l’occasione di contestare la sanzione, soprattutto nei casi in cui emergano irregolarità nella rilevazione della velocità o nel contenuto del verbale stesso.
4. Le irregolarità più frequenti da contestare
Una multa per eccesso di velocità può essere annullata se presenta irregolarità formali o sostanziali. È possibile impugnarla quando il verbale è compilato in modo impreciso, manca l’indicazione del decreto di omologazione dell’autovelox, oppure se il rilevamento è avvenuto senza rispettare le condizioni previste dal Codice della strada.
Tra i motivi più ricorrenti ci sono la mancanza di motivazione nel verbale, l’impiego di dispositivi non omologati, l’errata installazione dell’apparecchio e l’assenza di segnaletica adeguata prima del punto di rilevamento. Anche un cartello poco visibile o troppo distante può rendere la sanzione illegittima. Verificare questi aspetti è fondamentale per costruire un ricorso efficace.
5. Come si presenta un ricorso al giudice di pace?
Il ricorso al giudice di pace è un atto formale che deve contenere specifici elementi, come l’indicazione dell’autorità competente, le generalità del ricorrente, l’oggetto del ricorso e i motivi di contestazione. Deve inoltre essere depositato in cancelleria o trasmesso telematicamente, allegando copia del verbale impugnato, eventuali prove e l’attestazione del pagamento del contributo unificato.
Sebbene la legge consenta di agire anche senza difensore, è fortemente consigliato avvalersi dell’assistenza di un avvocato, per evitare errori nella redazione del ricorso o nella fase istruttoria, che potrebbero compromettere l’intero procedimento. Uno studio legale esperto può individuare i vizi più rilevanti del verbale, curare il deposito degli atti e rappresentarti in udienza con maggiore efficacia.
6. Quali rimedi alternativi al ricorso al giudice di pace?
Chi riceve una multa ritenuta ingiusta non è obbligato a rivolgersi al giudice di pace: esiste un’alternativa rappresentata dal ricorso al Prefetto. Questa procedura, detta anche ricorso in via amministrativa, può essere avviata entro 60 giorni dalla notifica del verbale, con una semplice istanza indirizzata al Prefetto del luogo in cui è stata accertata la violazione. Il ricorso è gratuito e non richiede l’assistenza di un avvocato, ma ha un esito più incerto e spesso meno garantista, poiché viene deciso dall’autorità che ha un rapporto diretto con l’organo accertatore.
L’automobilista può inoltre presentare un’istanza in autotutela direttamente all’organo di polizia che ha emesso la multa, chiedendo l’annullamento del verbale per vizi evidenti o errori materiali. Questa richiesta non sospende i termini per presentare ricorso al Prefetto o al giudice di pace, ma può essere utile nei casi più semplici, come l’errore di targa o la doppia notifica. Attenzione però: non è possibile attivare entrambe le strade, cioè ricorso al Prefetto e al giudice, poiché si tratta di rimedi alternativi e l’attivazione di uno esclude automaticamente l’altro.
7. In conclusione
Contro una multa per eccesso di velocità non sempre è necessario arrendersi. Se il verbale presenta irregolarità, come l’utilizzo di autovelox non omologati, errori formali o mancanza di motivazione, il ricorso al giudice di pace rappresenta uno strumento efficace per tutelare i propri diritti.
Il nostro studio legale ha maturato una solida esperienza in questo ambito, assistendo numerosi automobilisti nella predisposizione e presentazione dei ricorsi. Se hai ricevuto una multa che ritieni ingiusta, possiamo aiutarti a valutarne la legittimità e decidere se impugnarla, evitando errori procedurali e rispettando tutte le scadenze. Contattaci per una prima valutazione: insieme verificheremo se ci sono margini per contestare la sanzione e difendere le tue ragioni.
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